Ho ancora vive dentro me le emozioni della scorsa promozione in quella calda giornata di inizio maggio. Oggi, in un sabato pomeriggio colorato di bianco e azzurro stiamo per combattere contro il Perugia, pronti a conquistare partita dopo partita ciò che da inizio campionato vogliamo con tutto il cuore.
Forse complice la mia eccessiva emotività mi è stato inevitabile versare qualche lacrima su quel gol spezza-sogni siglato dal perugino Kouan. Non si smette di sperare e si maschera la tensione cantando a squarciagola con le mani tese verso il cielo.
In un momento succede tutto: mischia in area di rigore, maglie bianche, maglie azzurre, fischio, Var. Rigore. Pajac si dirige lentamente verso il dischetto, noi tifosi, con il cuore in gola, aspettiamo solo che la palla gonfi la rete. Boato, pianto, è gol.
Il secondo tempo non fa variare il risultato, ci aspettano i tempi supplementari, quei trenta minuti di tensione e paura che avremmo sperato non arrivassero mai. Dodici minuti dopo, un’altra tempesta si abbatte sulle rondinelle. Matos, anche grazie alla sfortunata deviazione di Cistana segna il gol dell’1-2 spegnendo le speranze degli oltre diecimila bresciani presenti al Rigamonti.
Bel secondo tempo supplementare. Ayè butta in porta un pallone che ci riporta sul pareggio e Bianchi si fa trovare pronto con un bellissimo gol che chiude la partita.
Ora ci aspettano due gare contro la squadra più temuta di questi playoff, il Monza. Non si smette di crederci, non si smette di gridare, tifare e sperare.
Forza Brescia, comunque dovesse andare.
Daniela Franchi