PLAY OFF PRIMAVERA 2: BABY RONDINELLE IN SEMIFINALE

La squadra di Aragolaza, dopo il 3-1 ottenuto fuori casa, perde al San Filippo 2-1 con la Lazio di Calori, ma è sconfitta indolore: adesso la sfida con il Frosinone

Brescia. Missione compiuta. Pur complicandosi la vita, il Brescia raggiunge infatti le semifinali del Campionato Primavera 2. La Lazio, per passare il turno, avrebbe dovuto vincere con tre gol di scarto ( non sarebbe stato sufficiente vincere di due, dato il miglior posizionamento dei ragazzi di Aragolaza in stagione regolare) e a un certo punto sembrava pure poterci riuscire, ma il gol di Bianchetti ha scacciato tutte le nuvole che, oltre a quelle climatiche, si stavano addensando sul centro sportivo di via Bazoli. 

Le squadre schierate al centro del campo a inizio gara

Partenza shock. Il copione della partita è chiaro sin dagli inizi: Lazio a cercare di fare la partita e Brescia pronto a ripartire in contropiede. Prima grossa occasione per gli ospiti al diciassettesimo: un tiro cross di Moro scavalca Prandini, andandosi però a spegnere sulla parte alta della traversa. È il preludio al gol, che arriva tre minuti dopo: su un’indecisione tra portiere e difensore, è bravo Bertini ad approfittarne, recuperando palla e servendo Crespi, che con un preciso tiro a giro supera il portiere biancazzurro che aveva lasciato sguarnita la porta. Pochi minuti dopo arriva il bis: Crespi stavolta diventa assist man, superando due avversari e mettendo in mezzo per il più facile dei tap-in di Moro. Il Brescia allora si scuote, e a suonare la carica sono il numero 4 Bertoni, centrocampista davanti alla difesa, che colpisce anche lui il legno più alto con un tiro spettacolare da fuori area di controbalzo, e Bianchetti, autore del gol che riduce lo svantaggio: molto bravo il numero otto Tonella nell’occasione a recuperare il pallone per poi servirlo all’esterno d’attacco, che riesce a superare il portiere con un preciso diagonale. 

Passa la paura. Il gol aiuta il Brescia soprattutto psicologicamente, ristabilendo il margine di tre marcature necessario ai biancocelesti per passare il turno. Il secondo tempo per il Brescia è infatti in controllo, ma ciò nonostante c’è spazio per due grosse occasioni: la prima per lo stesso Bianchetti, che sfiora la doppietta personale in contropiede, la seconda invece per Moro, che colpisce il palo dopo un’azione personale, ristabilendo il punteggio di due a uno anche nei legni. La girandola di cambi, tra cui segnaliamo il figlio di Igli Tare nella Lazio, è ininfluente: il Brescia controlla, la Lazio non crea alcunchè di realmente pericoloso. Il finale di partita sorride dunque ai ragazzi di Aragolaza, che festeggiano con i fumogeni di alcuni tifosi arrampicati sulle grate; il ritorno invece di Alessandro Calori, allenatore della Lazio dei giovani, sui campi in cui ha allenato per due stagioni e mezzo è doloroso: la sua squadra dovrà infatti restare un altro anno in Primavera 2, la serie B dei giovani. Per il Brescia l’appuntamento è adesso in semifinale con il Frosinone. Date e orari non sono ancora ufficiali, ma quasi certamente la gara d’andata si giocherà sabato alle 15 (tre ore prima di Brescia-Perugia) al San Filippo e il ritorno in Ciociaria una settimana dopo. Il Brescia è in svantaggio con il Frosinone perchè quest’ultimo ha chiuso al secondo posto il girone quindi le baby rondinelle dovranno chiudere la doppia sfida segnando più gol.

La finale promozione per accedere nel campionato Primavera 1 sarà invece in gara secca con supplementari e rigori e se dovesse arrivarci il Brescia affronterebbe (il 28 maggio) il Monza in casa oppure il Parma in trasferta.

Sandro Calori, allenatore della Lazio Primavera

I migliori: 

Bianchetti: esterno d’attacco molto interessante, con tanta corsa. Segna il gol del 2-1, ne sfiora un altro. 

Boafo: Terzino destro italo-ghanese dalle spiccate doti di corsa ed agonismo. Tiene in piedi la squadra nel momento più difficile, salvando un potenziale uno contro uno che avrebbe potuto portare la Lazio sul 3-0. 

Fogliata: molto bravo a cercare il filtrante, si muove molto senza palla, con inserimenti pericolosi.

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