Alvini e Ferrarini esplicitano le ambizioni degli umbri, che non hanno ancora digerito la sconfitta del Rigamonti in campionato: ”Il bello deve ancora venire…”. Ma il tecnico è alle prese con una rosa ristretta dagli infortuni
Brescia. Il Perugia adesso ci crede. E non vuole accontentarsi di aver acciuffato in extremis i play off che sembravano quasi impossibili.
“L’obiettivo era la salvezza, parliamoci chiaro. Non era ipocrisia. Una volta raggiunta – dice il tecnico Massimiliano Alvini – abbiamo chiaramente detto che volevamo i play off. Ora che li abbiamo centrati, Perugia deve godere e dico altrettanto chiaramente che lavoriamo per vincerli. Vogliamo la Serie A”.
Alvini e tutta Perugia non hanno ancora digerito il 2-1 subito al Rigamonti nel quale fu negato al Grifone umbro un calcio di rigore all’ultimo minuto. “Nella gara di campionato – ricorda Alvini – il risultato del campo non è stato quello che doveva essere altrimenti ai playoff c’eravamo già prima dell’ultima giornata”. E’ un Perugia però alle prese con una rosa ristretta: “Abbiamo qualche problema per gli infortuni – ammette Alvini – ci sono situazioni da valutare però questa è una squadra fatta di uomini veri”. Angella e Ghion con il Monza erano in panchina solo per far numero, Dell’Orco ha chiesto il cambio nel finale, ma ha dovuto stringere i denti.

Gabriele Ferrarini, l’uomo che ha regalato il play off al Perugia con il gol segnato al Monza all’84esimo, conferma le ambizioni di Alvini: “Per noi è appena iniziato il campionato, il bello deve ancora venire. Lavoriamo da subito pensando alla gara di Brescia. E siamo carichi”.