STELLONE: ”IL BRESCIA PUO’ VINCERE I PLAY OFF, MA ATTENZIONE PERCHE’ IL PERUGIA E’ UNA BUONA SQUADRA”

L’allenatore della Reggina dice la sua sulle rondinelle: ”La qualità non mi sembra inferiore di quella con cui tre anni fa vinsero il campionato. Nella post-season ci vuole però anche un po’ di fortuna”

Brescia. Roberto Stellone non si limita ad analizzare la partita, ma parla a 360° del campionato di serie B e indica il Brescia come squadra in grado di vincere i play off. 

Che torneo è stato?

“Un campionato bellissimo. Si è deciso tutto all’ultima giornata. Davvero entusiasmante. Sono felice di aver raggiunto la salvezza che era l’obiettivo minimo della Reggina. Dopo il mio arrivo abbiamo avuto subito una media da promozione, nel finale abbiamo provato a fare di più, ma le altre andavano troppo forte per prendere i play off. Sono contento oggi per il debutto di Aglietti, Pagni e Garau. Ringrazio i ragazzi che mi hanno dato tanto. Non era facile trovare le motivazioni in questa gara”.

Adesso si apre, però, un grosso interrogativo sul futuro del club con l’arresto di Gallo…  

“Vediamo cosa succede. Preferisco però non parlare di quello che è successo nelle ultime ore”. 

Come ha visto il Brescia?

“Aveva altre motivazioni. Ha le carte in regola per vincere i play off. Tutte hanno da recriminare tra chi si giocherà adesso la serie A, tranne Ascoli e Perugia che arrivano lanciate”. 

Che livello ha trovato in questo campionato?

“C’erano sette-otto squadre che ambivano alla promozione diretta. Il Lecce ha fatto quello che ci si aspettava, il Parma no. Ho visto molte squadre che avevano giocatori importanti per vincere quindi non sono d’accordo con chi sostiene che ci sia stato un abbassamento del livello. Il Crotone ad è esempio è retrocesso con una squadra importante. Il Vicenza a speso tanto per poi acciuffare solo in extremis il play out. Non ha senso fare un paragone rispetto a quando giocavo io, anche perchè adesso sono migliorate velocità e tattica”. 

Ci fa un report sul Perugia?

“Gioca 5-3-2, a volte 3-4-2-1, gioca bene, in un certo periodo del campionato sembrava potesse ambire anche a qualcosa di meglio dell’ottavo posto. E’ allenato molto bene”.  

Lei tre anni fa era alla guida del Palermo quando il Brescia vinse il campionato, trova delle similitudini tra le rondinelle di allora e quelle di oggi?

“Ricordo bene che pareggiò al “Barbera” con un… cross di Tremolada. Era una squadra che non mollava mai, vinceva le partite spesso nel finale. La qualità di adesso non mi sembra inferiore a quella di allora. Nei play off poi serve anche un pizzico di fortuna, un episodio…”. 

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