Il Brescia regola 3-0 la Reggina così come imponeva il protocollo, ma non riesce a migliorare il quinto posto. Dopo aver gettato alle ortiche la serie A diretta, ecco i play off: si comincia sabato alle 18 in casa nel preliminare contro il Perugia
Brescia. Non è uscito il jolly dall’ultimo rimescolamento di carte del campionato. Non per il Brescia quantomeno perchè anche stavolta non sono mancate le sorprese di questo pazzo campionato: il Monza cade a Perugia e apre la strada per la promozione diretta alla Cremonese che sembrava ai cappotti e al conto più che alla frutta, il Vicenza vince ad Alessandria e fa retrocedere i grigi acciuffando il play out con il Cosenza che potrebbe essere un pro forma vista la grave situazione finanziaria della Reggina che proprio al Rigamonti potrebbe aver giocato la sua ultima partita in serie B per chissà quanto tempo.

La situazione. Il Brescia quinto era e quinto è rimasto. Fino all’ultimo si è sperato in un sussulto del Frosinone (ah, quel colpo di testa di Gatti finito incredibilmente a lato in pieno recupero…) che fermasse il Pisa per evitare alle rondinelle il preliminare e invece sabato prossimo (ore 18) al Rigamonti sarà gara secca con il Perugia in un match dove a Bisoli e compagni basterà il pareggio (ma in caso di nulla di fatto al 90’ si dovranno giocare i supplementari, non sono invece previsti i rigori) per essere promossi in semifinale e affrontare il Monza che da secondo si è ritrovato quarto.

Il match. Il Brescia ha fatto il suo (e ci mancava altro…) anche se la Reggina nulla gli ha regalato, schierando la miglior formazione possibile, inserendo i Primavera solo a gara decisa, difendendosi con ordine fino a quella ”busta” che Tramoni ha recapitato nella porta del debuttante Aglietti, che ci ha messo del suo poco dopo la mezzora del primo tempo (foto in evidenza). Tramoni ha raddoppiato a inizio ripresa, Cistana ha sigillato nel finale. Un tris, tanto per gradire e riscaldare i nemmeno 4000 presenti in un desolante Rigamonti, che avrà bisogno di ben altra faccia sabato quando è augurabile che anche la società faccia un esamino di coscienza sulla politica dei prezzi dato che adesso non c’è nemmeno più il problema di scontentare gli abbonati. Siccome tutti pagheranno, cerchi il buon Cellino di non essere esoso e punti a qualche migliaio di spettatori in più che a qualche migliaio di euro in aggiunta a casse che non sono certo vuote dopo anni di business, plusvalenze e diritti televisivi.

Rimpianti e ripartenza. Nella serata in cui è normale esserci messi un po’ tutti a ricercare i tre punti lasciati per strada e che avrebbero fatto festeggiare la città in questo umido e piovoso 6 maggio (bastava vincere a Cittadella o battere la Spal e non perdere al Tombolato, ma vogliamo parlare anche dei due punti scialati a Pordenone oppure dell’evitabile sconfitta di Cremona?), la verità è che questo è ormai un esercizio inutile e dannoso. Certo non basta un 3-0 a una Reggina in disarmo per ricreare l’entusiasmo, ma è anche vero che senza quello si rischia di uscire già con il Perugia. Per questo la settimana che abbiamo davanti è la più importante dell’anno. Non solo dal punto di vista tecnico-tattico per Corini: occorre che ogni singola componente del popolo biancoazzurro si sintonizzi sulle giuste lunghezze d’onda di chi sa di aver perso il treno, ma non ancora la voglia di divertirsi salendo adesso sulla giostra dei play off.


LE METAMORFOSI TATTICHE
Dal 1’ (4-3-1-2)
Joronen; Sabelli, Cistana, Adorni, Pajac; Bisoli, Van de Looi, Léris; Tramoni; Palacio, Moreo.
Dal 18’ st (4-3-1-2) Jagiello per Van de Looi e Bertagnoli per Palacio
Joronen; Sabelli, Cistana, Adorni, Pajac; BERTAGNOLI, Bisoli, Léris; JAGIELLO; Tramoni, Moreo.
Dal 28’ st (4-3-1-2) Bianchi per Tramoni e Behrami per Bisoli
Joronen; Sabelli, Cistana, Adorni, Pajac; Bertagnoli, BEHRAMI, Léris; Jagiello; BIANCHI, Moreo.
Dal 40’ (4-3-1-2) Huard per Pajac
Joronen; Sabelli, Cistana, Adorni, HUARD; Bertagnoli, Behrami, Léris; Jagiello; Bianchi, Moreo.
