Questo sabato alle 14 il Brescia al ”Tombolato” ha un solo risultato per coltivare le ultime chances di promozione diretta o alla peggio restare in corsa per il terzo posto: la vittoria. Confidando anche in qualche buon risultato sugli altri campi…
Brescia. Vincere e.. sperare. Non c’è molto da girarci intorno. E’ la dolceamara condanna del Brescia che questo sabato alle 14 a Cittadella, e venerdì prossimo al Rigamonti alle 20.30 con la Reggina, si gioca le ultime due carte di un campionato che per le rondinelle mette ancora in palio qualche piccola speranza di promozione diretta e le ben più nutrite chances di chiudere almeno al terzo posto in vista di un play off ambizioso.
La situazione. I due punti lasciati al Rigamonti con la Spal rischiano di essere quelli del Grande Rimpianto, ma questo lo si saprà eventualmente solo più avanti. La certezza del momento è che il Brescia deve fare l’en-plein: 6 punti su 6 per poi guardarsi attorno. Riflettori accessi anche su Cremonese-Ascoli (se i grigiorossi vinceranno in uno “Zini” tutto esaurito avranno la promozione in tasca, nel caso si verificasse l’imponderabile la Leonessa deve invece farsi trovare pronta), ma anche su Monza-Benevento (il pareggio sarebbe risultato assai gradito a Bisoli e ai suoi fratelli vestiti di biancoazzurro) e perchè no su Pisa-Cosenza. Ritrovarsi almeno al terzo posto, a 90’ dalla fine, per il Brescia non è utopia.
La partita. Il Cittadella vuole (giustamente) continuare a comportarsi come etica sportiva comanda e rendere la vita difficile anche agli uomini di Corini, così come ha fatto lunedì ad Ascoli dove ha portato via un punto pur non avendo di fatto più obiettivi reali di classifica. E’ un Cittadella che non vince al “Tombolato” da due mesi (27 febbraio, 3-0 al Frosinone), nei quali ha racimolato 2 pareggi a fronte di 3 sconfitte. Il Brescia di contro ha perso solo una volta nelle ultime 20 partite, ma considerando solo il girone di ritorno ha una classifica nemmeno da play off (otto squadre hanno fatto meglio). Pesa la zavorra dei 15 pareggi (solo il Perugia ne ha ottenuti di più, 16) e di un attacco che non concretizza la mole di lavoro svolta. Corini ha annunciato “un nuovo modo di giocare” che fa crescere la curiosità. Gli indizi portano a un impiego di Jagiello per aumentare la qualità in mezzo al campo e magari a un ritorno dell’impiego di Tramoni e Léris punte larghe come nel miglior Brescia visto con Inzaghi. Tra i biglietti venduti nella curva ospiti, e negli altri settori, dovrebbero essere circa 1.500 i tifosi biancoazzurri al seguito per spingere a battere una squadra che da 8 partite, ovvero cinque anni, meglio ancora 1890 giorni, riesce a farla franca tra casa e trasferta al cospetto della banda della V bianca.
Le formazioni. Per ora accreditiamo l’ingresso di Jagiello mezzala per rendere il centrocampo meno muscolare del solito, l’impiego di Léris ancora trequartista e l’imprescindibile coppia d’attacco Moreo-Tramoni, in attesa di capire se invece quello che ha in mente Corini è qualcosa di ancor più rivoluzionario. Problemi nel Cittadella, che ha visto tarpate le ali nella corsa ai play off dall’infortunio di Tounkara e dalla vicenda della pomata-doping di Okwuonkwo, che dovrà adattare Vita come terzino sinistro essendo squalificato Donnarumma e infortunato Benedetti.


Seguitela con noi. Saremo in diretta video dalle 13 dall’esterno dello stadio “Tombolato” sulle pagine Facebook di Bresciaingol e di Cristiano Tognoli. Durante il match su queste colonne troverete la cronaca testuale e a seguire voti, interviste, pagelle con giudizi, commento e foto del match.