Nel tridente d’attacco Antonucci (già in gol all’andata) alle spalle di Beretta e Baldini
Cittadella. Sono giorni particolari in casa Cittadella. Un campionato partito con ambizioni play off, tanti infortuni, una dubbia squalifica per doping e le accuse di aver giocato la “partita della vita“ settimana scorsa contro l’Ascoli, come se impegnarsi fosse una colpa. Ad un primo acchito, il Brescia potrebbe quindi avere un’ottima occasione sabato pomeriggio, per continuare a inseguire, se non la serie A, il miglior piazzamento possibile in chiave playoff. Sarà vero?
Pulcinelli picchia. Il patron dell’Ascoli, Massimo Pulcinelli, ha rivolto delle pesanti accuse al Cittadella, tacciandolo sostanzialmente di aver voluto fare il partitone contro i bianconeri per ingraziarsi altre squadre e chiedendosi se i veneti faranno lo stesso contro Cosenza e Brescia. A queste esternazioni hanno risposto sia il presidente Gabrielli con un comunicato stampa, in cui si esprimeva tutta l’indignazione per le esternazioni poco eleganti del presidente dei marchigiani, sia il direttore sportivo Marchetti sul nostro portale, esternando anch’egli il proprio rammarico per una mentalità che in Italia continua a non cambiare. Solo da noi, infatti, se si affronta una squadra a metà classifica, si è convinti che quest’ultima debba lasciar strada senza opporre troppa resistenza. Comunque sia, Pulcinelli un effetto lo ha sicuramente ottenuto: caricare a mille i veneti, che saranno vogliosi di zittire le insinuazioni provenienti da Ascoli Piceno.
Attacco spuntato. La stagione del Cittadella è stata funestata dall’assenza prolungata dei due centravanti titolari ovvero Tounkara ed Okwonkwo: il primo ha pagato un prezzo salatissimo nelle due sfide contro il Monza, subendo all’andata una concussione cerebrale con frattura dell’osso parietale sinistro, e al ritorno il distacco del tendine del muscolo adduttore lungo destro; il secondo rischia invece la squalifica di un anno per aver utilizzato, di sua iniziativa, una pomata con all’interno una sostanza vietata. L’ex Brescia stava facendo molto bene, con sette gol in venti partite, e questo stop gli ha bruciato il momento di affermazione, dopo un lungo peregrinare che lo aveva spinto fino in Canada.
Cosa aspettarsi? Sicuramente un Cittadella combattivo. Averne messo in discussione la professionalità, così come ha fatto il patron dell’Ascoli, non può lasciare indifferenti i veneti. A tutto questo dobbiamo poi aggiungere la vicenda Adorni. Sommando infine la volontà, preannunciata anche al nostro quotidiano dal DS Marchetti, di valutare alcuni giocatori e la tradizionale voglia di ben chiudere il campionato davanti al proprio pubblico, tutto ciò crea un mix potenzialmente molto pericoloso, che il Brescia dovrà essere abile a disinnescare. Resta allora da capire quali saranno i potenziali undici “guastafeste“ di sabato, al netto di possibili prove e sorprese: sicuro un 4-3-1-2, con Kastrati tra i pali, difesa con Mattioli, Del Fabro, Frare e Benedetti, anche se quest’ultimo (che dovrebbe sostituire lo squalificato Donnarumma) è in dubbio perchè non al meglio. A centrocampo Varela, Pavan davanti alla difesa e Branca. Sulla trequarti dovrebbe agire Antonucci, autore del gol del vantaggio nella partita d’andata, alle spalle di Beretta e Baldini.
CITTADELLA (4-3-1-2): Kastrati; Mattioli, Del Fabro, Frare, Benedetti; Varela, Pavan, Branca; Antonucci; Beretta, Baldini. All. Gorini