L’allenatore del Monza con residenza nel Bresciano: ”Le rondinelle così in alto non mi sorprendono per il roster che hanno. Sono stati bravi nella comunicazione iniziale, partendo a fari spenti e alleggerendo la mente dei giocatori”
Monza. Anche per Giovanni Stroppa, come per Eugenio Corini, conferenza stampa della vigilia con un giorno d’anticipo per evitare di convocare la stampa il giorno di Pasqua. Il tecnico del Monza, bresciano d’adozione (con la famiglia ha la residenza a Castegnato), parla del big match di lunedì con il Brescia con la sicurezza di essere pronto.
Com’è andata la settimana?
“Bene, abbiamo lavorato bene. Ci siamo preparati al meglio per questa partita. Mi piace pensare che sia decisiva, come una prima dei play off visto che mancano quattro gare alla fine. Non voglio certo pensare in negativo, step dopo step ci concentreremo sulle altre partite che ci aspettano”.
La vittoria del Cosenza sul Benevento ha dato ulteriore valore alla vittoria del Monza in Calabria?
“Avvalora e dà un senso più compiuto alla prestazione che abbiamo fatto a Cosenza. Peccato non aver fatto altri gol visto che c’era l’occasione perchè anche la differenza reti in un campionato così equilibrato ha la sua importanza”.
Chi vince tra Monza e Brescia quante possibilità avrà di salire direttamente?
“Ci sono troppe squadre in pochi punti per sbilanciarsi. Certo se noi vincessimo avremmo un bel vantaggio di classifica, ma poi ce ne saranno altre tre e la prima cosa a cui dovremmo pensare sarebbe il Frosinone ovvero la prossima avversaria. Nè noi nè il Brescia possiamo pensare che vincendo saremmo già su, i giochi non sarebbero comunque ancora fatti”.
Meglio affrontare una squadra come il Brescia che verrà a giocarsela a viso aperto?
“Abbiamo dimostrato che sappiamo vincere in vari modi. A Cosenza abbiamo trovato una squadra che ci chiudeva tutti gli spazi, ma non abbiamo mai perso la testa ed è per questo che i miei mi sono piaciuti tanto. Siamo però riusciti a vincere anche contro squadre che giocavano a viso aperto per la nostra attitudine ad avere diversi atteggiamenti tattici. Possiamo avere più strategie. L’importante è non fare errori gratuiti come invece ci è successo con Pisa e Lecce”.
Come sta Mazzitelli?
“Non è ancora disponibile. Vediamo per la prossima partita, dobbiamo aspettare l’esito degli esami”.
Gytkiaer è in grande spolvero, se lo aspettava?
“Si perchè si è sempre fatto trovare pronto quando l’ho chiamato. E’ un giocatore di assoluto affidamento”.
Le sue squadre sbocciano spesso in Primavera, questo Monza è arrivato al top?
“No perchè abbiamo ancora ampi margini di miglioramento. Ci sono stati dei momenti di difficoltà anche per via di certi risultati che hanno rallentato il nostro processo di crescita. Non c’è solo la fase di palleggio, ma anche quella difensiva ed è lì che noto i miglioramenti migliori: determinazione, copertura del campo e uno contro uno”.
Si aspettava il Brescia così in alto visto che in estate non veniva indicato come una delle favorite?
“Certo che sì, per l’organico.. C’è stata da parte loro una comunicazione strategica cominciando a fari spenti, diminuendo le aspettative e lasciando sgombra la testa dei giocatori. Ha avuto dei passi falsi, ma nel girone di andata il Brescia è sempre stato tra il primo e secondo posto e questo sta a dimostrare il valore iniziale”.
Già più di 6000 biglietti venduti, ci sarà una grande spinta del pubblico…
“Mi piace, mi piace tutto questo. Portiamo tutti, in questo momento c’è bisogno anche di chi la squadra finora l’ha seguita poco o nulla. Sì, c’è proprio bisogno di tutti quanti”.