“Abbiamo avuto un ottimo approccio alla gara, avremmo dovuto essere più cattivi nel chiuderla per dare una gioia ai nostri tifosi, che han fatto un tifo incredibile. È ancora tutto nelle nostre mani: dobbiamo dare il massimo per raggiungere i primi due posti, altrimenti disputeremo i playoff. Il rapporto con la società è buono, io a dispetto dei santi non ci sto”
Lignano Sabbiadoro. Filippo Inzaghi, dopo circa un’ora dalla fine della partita, si presenta in zona mista per commentare il pareggio della sua squadra contro il Pordenone. Non può naturalmente essere soddisfatto, ma l’invito è a non far partire processi.
Partita deludente sotto ogni punto di vista…
«Siamo partiti molto bene nell’approccio alla partita. Avremmo dovuto essere più cattivi per chiudere la gara. Poi abbiamo avuto un blackout di tre/quattro minuti, in cui abbiamo subito un gol evitabile e l’occasione del rigore. Nel secondo tempo la squadra ha cercato il gol in tutti i modi, loro si sono chiusi, poi se il palo di Tramoni fosse entrato…la partita l’avevamo indirizzata, nell’approccio alla gara la squadra era stata brava, poi avremmo dovuto avere più cattiveria. Adesso ci sarà la sosta per ritrovare un po’ di energie, abbiamo fatto tante partite; siamo quinti in classifica, abbiamo ancora tante possibilità per cui adesso resetteremo tutti e ripartiremo con ancora più forza».
Il gol subito oggi ricorda quello subito a Cremona…
«Noi andiamo a pressare alti per far fare agli avversari lanci di ottanta metri: un attaccante dovrebbe avere quindi più difficoltà nel segnare. Adesso rivedremo ciò che è successo, abbiamo preso un gol evitabile oggi così come a Cremona e contro il Benevento. Più che pressare nell’area avversaria non possiamo fare. Dobbiamo migliorare l’attenzione e crescere ulteriormente. Rimbocchiamoci le maniche: la sosta arriva nel momento giusto. Recupereremo Leris e Palacio, con tutta la rosa sarà ancora tutto in gioco. Giocheremo in casa, poi due scontri diretti: è chiaro che oggi avremmo dovuto vincere a tutti i costi ma può capitare che non lo fai. Nei primi venti minuti abbiamo avuto due/tre palle clamorose tre contro due e lì dobbiamo avere più cattiveria».
Da cosa dipendono i tre punti nelle ultime quattro partite? Più stanchezza fisica o psicologica?
«Adesso dobbiamo sicuramente allenarci e rimettere benzina nella gambe: la squadra penso sia comunque arrivata ad oggi molto bene, perché abbiamo fatto delle grandi gare non raccogliendo quando meritavamo. Oggi eravamo partiti molto bene, la gara si era messa come volevamo, eravamo andati in vantaggio e poi abbiamo avuto anche qualche ripartenza clamorosa. Se non le chiudi poi gli avversari le possono riaprire e diventa quindi tutto più complicato: Tramoni ha avuto due occasioni, è subentrata anche un po’ d’ansia di vincere questa partita. Adesso pensiamo che è ancora tutto nelle nostre mani: possiamo raggiungere i primi due posti, poi se non ce la faremo disputeremo i playoff. Spero comunque che torneremo più forti di prima».
Questa squadra ha sempre dimostrato di avere un grande carattere. Oggi, soprattutto nel secondo tempo, sembrava invece un Brescia svuotato. Sei d’accordo?
«È chiaro che qualcosa non andasse, però la squadra è anche partita molto bene, con molte occasioni. Fino al quarantesimo eravamo totalmente in controllo e lì avremmo dovuto avere più cattiveria. Non so, siamo stati un po’ precipitosi, probabilmente sapevamo che eravamo arrivati a un punto in cui dovevamo vincere per forza. La squadra comunque c’è: è vero che nelle ultime quattro partite abbiamo fatto solamente tre punti, ma nelle ultime quindici/ sedici ne abbiamo persa solo una. Vediamo anche il bicchiere mezzo pieno, è chiaro che oggi avremmo dovuto fare meglio, soprattutto nel secondo tempo. La squadra ha comunque giocato tante partite, è subentrata anche un po’ di stanchezza a cui ho cercato di porre rimedio con gente fresca. Esamineremo tutto, però non credo che fare processi sia giusto: il secondo tempo non è stato brillante come al solito, però abbiamo due settimane di sosta per ricaricarci».
Come è il tuo rapporto con Cellino e Marroccu?
«Se sono rimasto è perché a dispetto dei santi non ci sto. Non è che se in una partita non siamo stati all’altezza un tempo dobbiamo ritirare fuori questi discorsi. So di avere la fiducia della società, della squadra e dei tifosi: è chiaro che dispiace deludere questi ultimi, che in trasferta fanno un tifo bellissimo, avremmo voluto dargli un altro risultato. Adesso la cosa più importante è tornare a lavorare forte sul campo per dimostrare che il secondo tempo di oggi è stato solo un episodio».
Ti hanno amareggiato i cori dei tifosi alla fine del primo tempo, che hanno chiesto di tirar fuori gli attributi?
«I tifosi sono come noi, ci tenevamo tanto a vincere. Non ce l’abbiamo fatta, però come dicevo prima abbiamo un tifo che ci invidiano tutti in Italia e dobbiamo portarlo dalla nostra parte, come è stato fino ad oggi. Nel secondo tempo siamo stati precipitosi, volevamo vincerla a tutti i costi e ci siamo anche scoperti a pericolosi contropiedi. La frenesia ti porta a fare anche qualche errore di troppo. La squadra voleva vincerla a tutti i costi, non si è arresa e il palo all’ultimo secondo ne è la dimostrazione».
Si può ancora credere all’obiettivo serie A diretta?
«Sicuramente, abbiamo Pisa e Monza come scontri diretti. È ancora tutto nelle nostre mani. Dobbiamo fare il massimo di quello che è nelle nostre possibilità, poi vedremo se sarà stato sufficiente per i primi due posti, altrimenti ci giocheremo i playoff. Abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti».
A che punto è il recupero di Behrami?
«È migliorato molto, avrei voluto farlo giocare anche contro il Benevento, poi siamo rimasti con un uomo in più, quindi ho preferito mettere un giocatore un po’ più offensivo. Dopo la sosta ci potrà comunque dare una grande mano».