TEDINO: ”DOPO LE PRESTAZIONI VOGLIAMO I RISULTATI”

L’allenatore del Pordenone: ”Il Brescia cambia più volte il suo sistema, noi puntiamo a fare il nostro gioco”

Pordenone. Bruno Tedino ha voglia di giocarsi la partita di domani in casa contro il Brescia. La sua squadra ha già messo in difficoltà la Cremonese e punta a fare lo stesso nel testacoda con le rondinelle. 

Mister, arriva un’altra corazzata di questa serie B. Come potete mettere in difficoltà la squadra di Inzaghi?

«Non ci sono grandi segreti. A quello che stiamo facendo finora andrà aggiunta un po’ di cattiveria agonistica nei momenti fondamentali del match. Finora abbiamo fatto delle buone prestazioni, adesso è il momento di andare alla ricerca di buoni risultati. Ce lo impone la nostra dignità di uomini e di professionisti».

Cosa ha detto ai ragazzi dopo la partita contro la Cremonese?

«Due cose: ho fatto i complimenti ai ragazzi perché non è facile, con la nostra posizione di classifica, cercare di andare a vincere in tutti i campi. A Cremona abbiamo ricevuto degli attestati di stima come squadra che si allena, che lavora. La seconda è quella che ho detto prima: dobbiamo essere un po’ più determinati nei momenti fondamentali nel match». 

Ieri è arrivata l’ufficialità della doppia convocazione azzurra: Cambiaghi in Under 21 e Delle Mura in under 20. Soddisfatto?

«Intanto è una soddisfazione per il club, perché non è da tutti i giorni avere due giocatori in nazionale. Credo che le scelte della nostra società siano state premiate, da questo punto di vista. Poi un po’ di soddisfazione anche da parte nostra: i due giocatori non avevano giocato tanto nelle loro squadre precedenti, quindi prendere due giocatori e dar loro continuità di lavoro e rendimento credo sia una soddisfazione grandissima per tutto quanto il club».

Che tipo di squadra è il Brescia?

«Ha grandissime qualità tecniche e di esperienza, con un allenatore che ha già vinto alcuni campionati in C e in B. È una piazza storica e hanno tutti gli ingredienti per fare un campionato importante come quello che stanno facendo. Cercheremo però di fare il nostro calcio, sapendo che loro più volte hanno cambiato il loro sistema, più volte cambiato partita nella partita. Bisognerà curare ogni dettaglio, nell’intensità lavorativa che stiamo producendo».

Che ricordo ha della gara di andata?

«Abbiamo fatto un’ottima partita, ma anche lì, nel momento in cui le antenne andavano alzate in maniera vertiginosa, siamo stati un pochino leggeri, venendo puniti nonostante una prestazione positiva». 

Il suo primo incrocio con Inzaghi risale al 2016, un Pordenone-Venezia. Se lo ricorda?

«Sì, è stata una delle prime sensazioni più nette e vive come uomo, abitando qua e sentendomi anche pordenonese adottato». 

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