L’allenatore del Lecce alla vigilia del match con il Brescia: «Serviranno concentrazione ed attenzione massima, soprattutto nel quarto d’ora finale. Sono concentrato sui miei giocatori, ai quali chiedo un ulteriore sforzo per battere anche i numeri e far felice la nostra gente»
Lecce. Marco Baroni presenta in conferenza stampa il big match di domani pomeriggio contro il Brescia. Parole chiave per fare risultato secondo il mister dei pugliesi saranno concentrazione ed attenzione.
Mister, due temi su tutti: l’assenza di due portieri su tre e la sfida tra la squadra con il miglior rendimento interno e quella con il miglior rendimento esterno…
«Si, però i numeri sono fatti anche per essere messi in discussione. La partita di domani va oltre questi valori, domani conteranno voglia, determinazione, compattezza e concentrazione massima, perché sono partite in cui puoi sbagliare poco o niente. Ci occorrerà una partita di grande attenzione, ma da questo punto di vista la squadra è assolutamente in grado di farla. Per quanto riguarda i portieri, a volte succedono queste situazioni, ma noi abbiamo preso un giovane bravo; quindi, non ci sono da questo punto di vista problemi. Andrà in campo con la fiducia mia, della società e della squadra. Va bene così».
Come stanno Strefezza e i terzini destri, che questa settimana hanno lavorato a parte?
«In questo momento devo valutare bene, perché è chiaro che ci sono dei giocatori che hanno dato tanto e altri che hanno qualche piccolo problemino. Devo attingere a tutte le risorse dei ragazzi possibili ed immaginabili, anche di quelli che fino ad adesso sono stati poco utilizzati. Da questo punto di vista non ho però problemi, perché questi ragazzi mi mettono sempre in difficoltà con il loro lavoro e la loro voglia. Ci sono ancora ventiquattr’ore, parlerò anche individualmente con i giocatori, ho bisogno che abbiano un livello di concentrazione massimo».
28 aprile 2019: il Lecce di Liverani battè il Brescia di Corini, anche grazie alla grande spinta del pubblico. Vuole dire qualcosa ai tifosi in vista di domani?
«No (ride, ndr). Io questa cosa l’ho scoperta trentaquattro anni fa, anzi, c’è sempre più passione, sempre più voglia. Dal punto di vista dell’attaccamento ai colori questa gente non ha bisogno di alcun richiamo, noi dobbiamo dare sempre a loro la sensazione di una squadra che si batte con coraggio, voglia e determinazione, non risparmiando nemmeno un goccio di energia. Questo è quello che i nostri tifosi vogliono vedere e vedranno».
Come gioca il Brescia? Qual è l’aspetto della squadra di Inzaghi che l’ha maggiormente colpita?
«Ho fatto notare alla squadra che nell’ultimo quarto d’ora il Brescia ha portato a casa quattordici punti. Hanno sicuramente dei cambi di grandissima qualità, l’anno scorso hanno fatto i playoff, poi sono arrivati dei giocatori ancora più importanti, come Tramoni Bajic e Palacio, e a gennaio Behrami e Proia. È una squadra che ha molte frecce al proprio arco, ma io sono abituato a guardare in casa mia e non in casa degli altri. Sono sempre molto rispettoso nelle valutazioni che faccio sugli avversari perché sono concentrato solo sulla mia squadra, cosa che invece non accade in altre società: mi riferisco all’allenatore del Perugia che secondo me è stato irrispettoso nei confronti della mia squadra e della società Lecce calcio (Massimiliano Alvini, al termine di Perugia-Lecce, ha infatti dichiarato che secondo lui Baroni non ci aveva capito nulla sia durante la gara sia in conferenza. Ha inoltre definito i pugliesi come una squadra fallosissima, ndr)».
Il Brescia ha però perso a Cremona nell’ultimo quarto d’ora. I numeri servono anche per essere cancellati…
«Assolutamente. Domani occorreranno cento minuti, compresi i recuperi, di grandissima attenzione e concentrazione. Spesso, infatti, queste gare le porta a casa chi sbaglia meno, e noi dobbiamo essere presenti da questo punto di vista»