”Non c’è un bomber vero, ma tanti attaccanti che possono segnare. Van de Looi ora dia qualcosa in più”
Brescia. Gigi Maifredi va ormai molto raramente al Rigamonti (così come in altri stadi), ma ogni settimana guarda il Brescia in televisione. Le sue analisi sono sempre molto dettagliate e dirette.
Sconfitta pesante quella di Cremona?
”Il Brescia ha buttato via un’occasione. Palacio ha avuto la palla che avrebbe indirizzato la partita e cambiato la prospettiva della classifica”.
Inzaghi è spesso nel mirino pur tenendo sempre la squadra in zona promozione diretta, come mai?
“E’ il destino di chi viene a Brescia. Il presidente pretende ed è convinto di avere una squadra forte, ma deve avere la sensibilità di capire perchè è lì in classifica. Deve stare vicino al suo allenatore, parlargli nel modo giusto e allo stesso tempo Pippo deve accettare il confronto perchè Cellino non è uno a digiuno di calcio. Una fattiva collaborazione porterebbe punti in questo finale di stagione dove tutto è ancora da decidere”.
Sabato la trasferta a Lecce non può essere assolutamente fallita, è d’accordo?
”Adesso o si fa l’Italia o si muore. Se il Brescia vince al ”Via del Mare” è primo. Lecce, Brescia e Cremonese sono le più forti e da queste tre usciranno le due promosse direttamente. Non credo al Benevento, al massimo può farcela il Pisa, che è una buona squadra, ma che dopo aver preso Torregrossa e Puscas ha fatto fuori Lucca e qualcosa si è inceppato”.
Pensa anche lei, come sostengono in tanti, che al Brescia manca un bomber vero ?
“Non ci sarà quello da 20 gol, ma ci sono Moreo, Bajic, Ayè e Palacio che ne garantiscono un tot a testa. A proposito dell’argentino bisogna fargli grandi iniezioni di Gerovital perchè uno così in B è un lusso”.
Cosa ne pensa invece di Van de Looi, non trova che servirebbe un giocatore con più personalità in mezzo al campo?
”E’ un metronomo, non ha caratteristiche alla Pirlo, ma ora deve dare qualcosa in più. E comunque in mezzo al campo Inzaghi ha tante possibilità di scelta. Il centrocampo deve però proteggere di più la difesa che si trova troppo spesso in uno contro uno”.