PECCHIA: ”SE FOSSE FINITA PARI AVREI ROSICATO”

L’allenatore della Cremonese è molto soddisfatto: ”Il Brescia ha cercato di metterci in difficoltà con la sua fisicità, ma abbiamo tenuto botta. Siamo in crescita rispetto all’andata, ora chiedo ai miei ragazzi di alzare l’asticella”

Cremona. Fabio Pecchia sa che la sua Cremonese ha ottenuto una vittoria fondamentale nel processo di convinzione per essere una squadra che può davvero puntare alla promozione diretta.

Mister, partita intensa e vittoria che pesa?

“La parte più complicata per noi è stata quella a metà gara. Abbiamo avuto un buon approccio, creando subito occasioni importanti con giocate di qualità. Ci sono state poi situazioni poco chiare sulla nostra linea difensiva, ma considerando le condizioni di Bianchetti ci sta. Per un po’ abbiamo perso il campo, ma nella ripresa siamo usciti con una grande voglia di vincere questa partita. Il Brescia ha messo nel match grande fisicità con quelle continue palle lunghe per farci andare in difficoltà, ma abbiamo tenuto botta”.

Ha finito con Fagioli e Gaetano mediani, segno che voleva vincerla a tutti i costi? 

“Non trovo nulla di strano nell’aver chiuso in quel modo. Sono contento per Di Carmine, il suo gol è il giusto premio al momento delicato che stava affrontando”. 

Un collega straniero gli chiede della differenza nell’affrontare Simone e Pippo Inzaghi e chi l’ha messo più in difficoltà. “Sono diversi nella disposizione in campo delle loro squadre. Ho subito molto di più Simone che Pippo, anche perchè sono due squadre diverse e la serie A (Pecchia allora allenava il Verona, ndr) è un’altra cosa”. 

E’ una vittoria che vale solo tre punti come altre partite?

“No, è giusto che ci sia entusiasmo in tutta la città. Si respirava clima di festa già nell’arrivare fin qui. Anche la città però adesso deve vivere tutto questo con leggerezza. Abbiamo vinto il derby, ma finisce qua. Ci sono altre dieci partite. Oggi h vinto il gruppo, un gruppo di valori, non è stata una vittoria dei singoli. Dopo 25 giorni con 8 partite sulle gambe non era facile la gestione delle risorse. E non sarà facile da qui in avanti. Abbiamo bisogno di tutti”. 

Pensa che siate riusciti a mettere anche più qualità rispetto al Brescia?

“Noi e il Bescia siamo squadre diverse, anche con età diverse. A volte noi abbiamo pagato caro le nostre ingenuità. Nel match di andata abbiamo subito qualcosa che oggi invece abbiamo gestito. Ad esempio Moreo e Proia che arrivavano dalle seconde linee con i loro colpi di testa nel secondo tempo”.

Se fosse finita pari avrebbe rosicato?

“Sì perchè si sarebbe aggiunta un’altra buona prestazione dopo quella di Benevento senza riuscire a vincere, anche se martedì abbiamo avuto anche più palle gol di oggi”.

Rispetto alla partita di andata considera la sua squadra in crescita?

“C’è stata un’evoluzione del gruppo con tanti giovani. Di settimana in settimana passa il miglioramento di questi ragazzi. Abbiamo preso coscienza della nostra forza e ora continuo a chiedere di alzare l’asticella”. 

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