BRESCIA TERZO A -1 DALLE PRIME DUE EPPURE CONTINUANO I MUGUGNI…

Nei match della domenica vince il Lecce a Monza e i salentini raggiungono la Cremonese in vetta mentre perde il Pisa a Reggio Calabria

Brescia. A dodici giornate dalla fine del campionato, il Brescia è terzo in classifica a -1 dalle prime due che sono Cremonese e Lecce. Eppure aleggia ancora una cappa di negatività attorno a questa squadra, che se non vince – ormai è purtroppo proprio vero quello che ha denunciato nel dopo Crotone Pippo Inzaghi – deve sottoporsi a processi e critiche. L’allenatore usò il verbo ”catastrofici”. Forse un po’ pesante, ma rende l’idea. Come se la serie di dieci risultati utili consecutivi non fosse mai esistita e invece è aperta e con quella si affronterà martedì il Perugia al Rigamonti (ore 18.30): sei pareggi e quattro vittorie. La “mela del peccato” per qualcuno sono i primi mentre le seconde sono quasi un qualcosa di scontato, fisiologico, da ”ci mancherebbe anche…”. Ecco noi continuiamo invece a prendere le distanze da certi atteggiamenti e rimaniamo più che soddisfatti di quello che questo allenatore e questi giocatori stanno producendo.

Manca il bomber. Giusto per intenderci, al ”Sinigaglia” quest’anno hanno vinto solo tre squadre: Ascoli e Frosinone a inizio campionato, quando gli uomini di Gattuso non avevano ancora trovato assetto e forma che invece adesso vantano, e il Pisa (di misura) a inizio dicembre quando i nerazzurri macinavano vittorie su vittorie. Poi certo se ogni avversaria viene definita alla portata, beh allora il gioco e i giudizi si fanno semplici, anzi semplicistici. Sabato il Brescia ha concesso a Cerri di saltare in mezzo all’area (proprio ciò che bisognava evitare) e ha lasciato un po’ troppa libertà a Parigini nei primi 15-20’, ma per il resto la prestazione è stata buona e lo dicono i numeri: 63% di possesso palla, 17 tiri verso la porta, 31 cross. Chiaro che se a gennaio fosse arrivato davvero uno tra i vari Forte, Lapadula, Mancuso o La Mantia, che pure sono stati trattati, una partita come quella del ”Sinigaglia” sarebbe stata probabilmente vinta. E’ un ragionamento che non può essere trascurato, così come non andava trascurato nel mercato invernale di un anno fa quello relativo al mancato acquisto di un difensore centrale d’esperienza.

Anche le altre faticano. Fatte le somme e le sottrazioni, dopo i risultati della domenica il Brescia è sempre lì: a -1 dalle prime due che sono Lecce e Cremonese. I salentini, che nel turno precedente avevano perso in casa con il Cittadella, sono passati a Monza con un rigore più che dubbio (il fallo era iniziato fuori area), i grigiorossi (reduci da un deludente pareggio casalingo con il Vicenza) sabato pomeriggio a Terni hanno conservato la vittoria solo grazie a un gol tolto dal Var agli umbri. E vogliamo parlare del Pisa dal mercato invernale faraonico battuto a Reggio Calabria dopo che nell’infrasettimanale non era riuscito a battere il Parma all’ “Arena Garibaldi-Romeo Anconetani”? In questo campionato non c’è niente di facile per nessuno. Avere il Brescia in piena corsa per la promozione deve strappare sorrisi, non continui mugugni.