”La squadra pende dalle labbra del nostro allenatore. A volte si fanno mosse che si spera non arrivino in fondo. Pippo è in grande forma, c’è lo spirito giusto. Lavorare con Cellino è stimolante”
Brescia. Ospite della trasmissione giornaliera che Sky Sport dedica alla serie B, il direttore sportivo del Brescia Francesco Marroccu ha recitato il mea culpa per quanto accaduto la scorsa settimana con Pippo Inzaghi.
Direttore, questa sarà una settimana più tranquilla?
“Sicuramente, anche perchè abbiamo visto un Pippo Inzaghi in grande forma e con lo spirito giusto. Cosa è successo? Semplice: in un week end post mercato di grande stanchezza probabilmente non ho svolto io un buon lavoro. Anzichè rielaborare la stanchezza di Pippo, l’ho subita. Non sono stato un buon lettore della situazione. Lo sfogo che Pippo ha avuto con me dovevo rielaborarlo in maniera diversa. Se siamo tornato indietro non è stato per la clausola: l’esonero non è mai stato ufficializzato anche perchè a volte ci sono mosse che si fanno sperando non si debba andare fino in fondo. La notizia è uscita, ci è scappata di mano, ma l’epilogo è quello che volevamo tutti”.
Anche perchè esonerare Inzaghi senza avergli fatto guidare la squadra dopo il mercato non sarebbe stato giusto, non trova?
“Inzaghi è giusto che goda del mercato fatto perchè l’abbiamo fatto per lui seguendo le sue indicazioni. Non sarebbe stato corretto che il suo lavoro, svolto bene fino adesso, non venisse messo a reddito dallo stesso Inzaghi. Il segno zodiacale che accomuna il sottoscritto, Cellino e Inzaghi (il leone, ndr) non ha reso facile il lavoro”.
Cellino è un presidente a cui piace la parte tecnica e scaramantica, com’è lavorare con lui?
“Io ho fatto tanti anni con Cellino e due con Preziosi, ho arricchito il mio palmares. Credo possa bastare. Sono presidenti che hanno caratteristiche uniche e stimolanti. Con Inzaghi ci diciamo sempre che è meglio avere un presidente così, che ti fa rendere, piuttosto che uno anonimo. A fine anno raccoglieremo i frutti, ne ho la certezza. Io sono contento di vivere il mio lavoro con un presidente così, al massimo dell’adrenalina”.

Come sono adesso i rapporti tra lei, Cellino e Inzaghi?
“Ci siamo allontanati, ma oi ritrovati su tanti aspetti. Io, Cellino e Inzaghi usciamo più forti da questa vicenda. Una delle certezze che avevamo è che la squadra fosse dalla parte di Inzaghi. Pende dalle sue labbra, non ho dovuto ripresentarlo perchè appena è tornato sul campo la squadra l’ha applaudito. Tra noi c’è stata sofferenza. L’esonero l’ha determinato un mio mollare sulla situazione, l’ho spiegato a Pippo con franchezza e insieme l’abbiamo rimessa a posto. Siamo andati dal presidente e abbiamo ripreso la situazione per i capelli. Quando si dice la verità, penso che venga apprezzata. E questa è tutta la verità della vicenda”.
(foto: frame Sky Sport)