Il bosniaco, che resta tra i partenti, si mette in evidenza con una doppietta. Il mister mette prima Palacio e poi Tramoni in appoggio al centravanti con un trequartista alle spalle
Brescia. La sgambata con il Lumezzane al Rigamonti (6-0 il risultato finale) lascia a Pippo Inzaghi indicazioni e messaggi. Il primo di quest’ultimi è quello che manda Bajic: l’attaccante bosniaco, seppure sul mercato da inizio gennaio, dopo essere stato impiegato con discreti risultati nel secondo tempo del match con la Ternana, ha segnato ai valgobbini i due gol con i quali il Brescia ha chiuso in vantaggio un primo tempo non brillantissimo. Due bei gol (il secondo splendido, con un sinistro a giro) per dire: ”Ci sono, voglio star qui”. In realtà nessuno l’aveva mai messo in dubbio: il bosniaco è un grande professionista. Resta però da capire se ha senso restare fino a fine stagione con due centravanti più di manovra che stoccatori come Bajic e Moreo, e uno stoccatore come Ayè che però a questo punto dovrà ripetere l’eccellente ritorno della scorsa stagione, oppure rinunciare a Bajic per andare a prendere un attaccante da primi posti nella classifica marcatori.


Nell’amichevole con il Lumezzane, Inzaghi ha giocato quasi tutto il match con una “falsa seconda punta” (prima Palacio e poi Tramoni) a fianco del centravanti di turno (prima Bajic e poi Ayè) e solo nel finale di partita si sono viste le due punte pure (Ayè e Moreo). Tra gli esperimenti di giornata anche Papetti terzino destro, in luogo di Sabelli. Da rivedere i tempi del pressing soprattutto nel primo tempo mentre nella ripresa è piaciuto come il Brescia sia andato con ossessione al tiro trovando il doppio dei gol del primo tempo, anche se a quel punto anche il Lumezzane che gioca in Eccellenza aveva fatto entrare le riserve.


Il Brescia si allenerà questo sabato mattina a Torbole Casaglia, domenica riposo e da lunedì si comincerà a preparare la trasferta di sabato 5 febbraio (ore 14) a Cosenza.