Il Brescia deve rinviare ancora l’appuntamento con la vittoria al Rigamonti: è pari in rimonta con la Ternana, Jagiello riprende Sorensen. Quarto risultato utile consecutivo, conservato il secondo posto in attesa delle altre gare
Brescia. Dare tutto sè stessi perchè “eroi sono tutti coloro che fanno quello che possono” diceva Romain Rollan. Ci sono almeno un paio di angolature dalle quali analizzare il pareggio del Brescia con la Ternana. Il primo, il più immediato, è quello che porta a sottolineare come ancora una volta le rondinelle abbiano mancato l’appuntamento con la vittoria casalinga, conquistando solamente il 13esimo punto in 10 partite a Mompiano, un dato che stride con i 25 in altrettante gare giocate fuori casa. Così è se spacchiamo in due questa immaginaria anguria delle prime venti partite di campionato. Dentro però non ci troviamo solo i fastidiosi semi, ma anche una polpa e un succo che non devono essere disprezzati. Pure le altre fanno fatica (per il Pisa e il Benevento un solo punto nelle ultime due giornate) e il Brescia è ancora pur sempre secondo da solo. Per quanto non si sa perchè il Lecce con due gare può superarlo e la Cremonese, proprio nello scontro diretto di questa domenica con i salentini, quantomeno agganciarlo. Ora a Inzaghi non resta che mettersi sulla riva del fiume e… confidare che la vita non sia semplice nemmeno per le dirette concorrenti ai posti in serie A per i quali il traffico aumenta di giornata in giornata.
Continuità. C’è una parola magica che viene pronunciata nel campionato di serie B per avere il segreto del successo ed è: continuità. Ebbene il Brescia è al quarto risultato utile consecutivo. Otto punti ottenuti con Spal, Cittadella, Reggina e Ternana. Squadre non di primissima fascia, ma fastidiose il loro tanto. Calabresi ed umbri, ad esempio, hanno budget che non rispecchiano le classifiche, gli estensi erano partiti con ben altre ambizioni e i veneti sono la solita mosca tse-tse che non è facile tenere a bada.
Piccolo freno all’emorragia. Nelle ultime due gare casalinghe con Cittadella e Ternana sono arrivati altrettanti pareggi per 1-1, che sono comunque un piccolo passo avanti rispetto alle altre due precedenti partite al Rigamonti con Pisa e Monza, perse entrambe. Non è una questione di vedere il bicchiere per forza di cose mezzo pieno, di voler brindare all’ottimismo contro l’evidenza, ma stavolta è doveroso concedere anche qualche attenuante a un Brescia che si è presentato in campo con una squadra ancora più giovane del solito: come play il 2001 Andreoli, come terzino sinistro il debuttante dal primo minuto nel campionato italiano Huard (23 anni). Piuttosto questi sono segnali che nell’ultima settimana di mercato un paio di pedine ancora servono. Una sicuramente a centrocampo e un’altra nel ruolo di centrale difensivo dove, concedetecelo, non avremmo accantonato così tanto presto una torre come Chancellor i cui colpi di testa, in un campionato come quello di serie B dove la palla è spesso per aria, servono eccome.
La partita. Dando un’occhiata anche ai numeri (52% di possesso palla Ternana, 16 tiri del Brescia contro i 15 avversari, di questi 4-3 in porta, 4-4 gli angoli) ci resta la sensazione che avevamo avuto in presa diretta: il pareggio è giusto. Non è una stata una partita da derubricare negli annali come una di quelle spettacolari e con i due gol nel primo tempo frutto di errori delle difese (bravi Sorensen e Jagiello a sfruttarli) e l’occasione per parte nella ripresa (salvataggio di Capuano sulla linea dopo la respinta di Iannarilli su tiro di Bajic e traversa di Donnarumma) crediamo che si possa andare alla sosta senza troppi rimpianti per questi 96’ nei quali ci sono stati momenti anche da ritmi soporiferi. Prossima fermata: 5 febbraio a Cosenza. Con la solita “condanna”: prendersi in trasferta ciò che si lascia in casa.
