LUCARELLI: “ABBIAMO SUBITO CRITICHE INGIUSTE. IL BRESCIA E’ SQUADRA CHE GIOCA IN CONTROPIEDE”

L’allenatore della Ternana: “Non si è tenuto conto delle condizioni in cui abbiamo giocato contro l’Ascoli. Continuo a ritenere più probabile vincere con 15 tiri in porta che con 3”

Terni. Cristiano Lucarelli sembra più sereno rispetto a una settimana fa, nonostante la sua Ternana debba far dimenticare la brutta prestazione con l’Ascoli. 

Mister, state un po’ meglio?

“Mi sembra proprio di sì. Anche se i medici dicono che il Covid qualche strascico te lo lascia. Lo dicono loro, non io che ho la terza media. Credo che nel fare le valutazioni della partita di settimana scorsa non si sia tenuto in considerazione le condizioni in cui eravamo. Prima della partita di Ascoli venivamo da una sola sconfitta nelle ultime sette gare, ritengo quindi eccessive le critiche che ci sono state rivolte. Io ho il dovere di mantenere l’equilibrio. Ora abbiamo solo un giocatore positivo dopo le difficilissime settimane che siamo stati costretti a passare dovendoci allenare a ranghi decisamente ridotti”. 

Infastidito da queste critiche?

“Un po’ si, ma io sono un uomo di calcio. Una volta si diceva che era critiche da bar e almeno il “barista” aveva un volto. Ora ci sono i social dove la gente si nasconde e lancia sentenza. I giocatori passano da fenomeni a brocchi. Noi non pensiamo di essere più bravi, furbi o belli degli altri, ci sono anche gli avversari. Sono comunque fiducioso: in questo campionato ci siamo già ripresi due volte da situazioni difficili e sono certo ci riusciremo anche stavolta. Difficilmente chiudiamo le partite senza segnare: sappiamo fare male dal punto di vista offensivo, dobbiamo riuscire a fare meglio anche in fase di non possesso”.

Il Brescia che squadra è?

“Ben strutturata fisicamente con chili e centimetri, ma anche veloce di base. Ne sappiamo qualcosa perchè all’andata su una loro ripartenza prendemmo il 2-0 che chiuse il match. Può darsi che siano una squadra prettamente da trasferta come dicono i numeri. Io sostengo sempre che giocare in trasferta è meglio che giocare in casa. Prima di tutto perchè gli stadi non danno più il vantaggio del fattore campo. Inoltre è più comodo difendersi e ripartire. Certo devi avere giocatori con caratteristiche specifiche per fare questo, ma è più difficile fare la partita e continuare a martellare per andare alla ricerca del gol”.

La sua filosofia di gioco però è proprio quest’ultima…

“Io continuo a pensare che se tiri 15 volte in porta hai più possibilità di fare gol piuttosto che se fai 3 tiri, ma questa serie B sta dicendo che chi contiene e riparte in velocità ottiene i risultati migliori”.