”Dovremo vendere giocatori bravi, giusto puntare sui giovani per andare in serie A. Avevo tre no vax, li ho minacciati di non venire in ritiro”
Milano. E’ tornato a parlare il presidente Massimo Cellino sulle colonne de La Gazzetta dello sport. E come al solito ha toccato numerosi punti all’ordine del giorno.
Sul Covid e la crisi del calcio. “Draghi dovrebbe venire a vedere qualche partita e magari diventerebbe tifoso, capendo quello di cui il calcio ha bisogno. Il Governo deve aiutarci altrimenti falliamo. Gli stadi si sono svuotati, io ho pagato tutti, ma dallo Stato non ho ricevuto un centesimo. Ci sono società che stanno peggio di me, ma fanno silenzio. Il problema è che molti club sono gestiti dagli “impiegati” mentre il Brescia lo gestisco io”.
Su Inzaghi e il mercato di gennaio. “Ho messo in discussione il nostro tecnico, come per altro faccio con me stesso. Adesso vuole dei 30enni per andare in serie A, ma io non sono d’accordo con questa politica. Abbiamo dei giovani bravi ed è merito del territorio bresciano, molto fertile da questo punto di vista. Siamo in troppi in rosa, dobbiamo vendere dei giocatori, magari anche bravi, ma così è. Comunque Inzaghi è una persona per bene. Gli allenatori mi stanno anticipatici perchè non hanno le palle per tener testa a un presidente, con lui invece ci scontriamo. Non vogliamo fare la formazione, ma pretendo di sapere tutte le scelte”.
Sulle altre proprietà. “La porcata della Salernitana andava evitata prima. Ora voglio vedere cosa faranno con De Laurentis che possiede Napoli e Bari e Setti che ha il Verona e il Mantova… Non credo alle proprietà straniere: da dove arrivano certi soldi? Nessuno lo sa”.