Marroccu apre il suo nuovo corso, con l’avallo di Inzaghi, dopo anni di esterofilizzazione. Anche Van de Looi potrebbe partire
Brescia. Con il mercato di gennaio sta per cambiare la tendenza in casa Brescia, il ritorno di Marroccu aprirà un nuovo corso fatto di un’italianizzazione che si era persa negli ultimi due anni dopo che il diesse sardo era stato allontanato da Cellino e quest’ultimo si era affidato più che altro a procuratori che gli avevano portato dall’estero giocatori più o meno affidabili.
Fuori gli stranieri. La rescissione con Mateju, ufficializzata ieri, è solo la prima di una serie di operazioni con cui il Brescia punta a liberarsi di quei giocatori provenienti dall’estero e tra l’ altro con i contratti in scadenza. A seguire il terzino della Repubblica Ceca dovrebbero essere altri due elementi in scadenza a giugno: Spalek (a breve, dato che il Crotone vuole chiudere il prima possibile) e Chancellor. Ma trattative sono in atto anche con squadre di serie A che vorrebbero subito Van de Looi e al Brescia non dispiacerebbe monetizzare con l’olandese per dare più spazio ad Andreoli, magari supportato da un play esperto che non pretenda il posto a tutti i costi. Anche la cessione di Bajic, che deve prima però risolvere i suoi problemi personali, rientrerebbe in questo cambio di tendenza.
Dentro gli italiani. E’ per questo che Marroccu è sulle tracce dei difensori Modolo (già avuto da Inzaghi a Venezia) e Calabresi (con SuperPippo a Bologna), ma anche di centrocampisti come Molina e Benali (stranieri ormai italiani visto da quanto giocano nel nostro Paese) e attaccanti come La Mantia e Mancuso.
Viene da chiedersi quanto tutto questo potrebbe far bene ad una squadra seconda in classifica, impostata per cinque mesi da Inzaghi con giocatori che ora se ne andrebbero. Sicuramente un rischio, ma forse anche un’opportunità. Gennaio sarà un mese lungo e infuocato. Allacciate le cinture.