BRESCIA DA PODIO PER GIOCATE UTILI, MA SOLO DECIMO PER OCCASIONI

La squadra di Inzaghi (undicesima nei tiri) deve quindi riuscire a sfruttare di più la qualità che possiede anche vicino alla porta avversaria

Brescia. Pausa, tempo di riflessione. E di analisi. Si guardano i numeri di un campionato zoppo di due partite, ma essendo arrivati ormai a fine girone d’andata sono numeri che cominciano ad avere un significato. Almeno per chi ci crede. E gli allenatori, potete crederci sulla parola (passateci anche il giro di parole), ci credono. Perchè il calcio ormai è fatto anche e soprattutto di questo. Gli staff enormemente allargati (e quello di Inzaghi non fa eccezione: ufficialmente ci sono altre sei persone in organico, ma ne esistono un altro paio come collaboratori tecnici) lavorano su videoanalisi supportate da cifre dettagliate. 

Il rapporto. Tra i tanti numeri del Brescia arrivato fin qui, con un secondo posto in tasca che può essere al massimo pareggiato dal Lecce e da una tra Benevento e Monza, tre squadre che hanno una gara in meno, ci soffermiamo (per adesso…) sul rapporto che esiste tra le giocate utile e le occasioni create dalle rondinelle. Per arrivare infine ai tiri scoccati. Nel primo caso il Brescia è da podio con una media che si avvicina alle 90 per partita. Nel secondo però è solo decimo con 4,5 a gara. La considerazione è presto fatta: il Brescia ha tanta qualità in rosa, ma deve riuscire a sfruttarla di più quando arriva nei paraggi della porta avversaria. Perchè è vero che è pur sempre secondo in classifica e quindi significa che il cinismo per concretizzare non gli manca, ma chissà quanto avrebbe raccolto se avesse creato di più. E per creare di più il Brescia deve anche riuscire a tirare di più: è infatti solo undicesimo nella classifica delle conclusioni verso la porta con 11,9 di media. Il 2022 può quindi ripartire da questo enorme margine di miglioramento. E sapere di averne, quando sei già nell’attico del campionato, può e deve dare ancora più fiducia, convinzione ed entusiasmo.