MI RITORNI IN MENTE: CHE SPAVENTO IN QUEL 2010 !

La semifinale play off con il Cittadella superata non senza patemi. Poi il Toro e fu serie A

Brescia. Non ho mai amato i “paesoni” nelle serie maggiori, sono spesso il capriccio di imprenditori facoltosi che vogliono fare calcio, ma senza le pressioni di un ambiente complicato, potendo fare e disfare a loro piacimento, senza fare i conti con una tifoseria importante. Il Cittadella, però, va comunque ammirato: con un budget molto limitato, riesce, da oltre un decennio, a stazionare nei piani alti della B, grazie ad un lavoro notevole, da parte del direttore sportivo e della società intera. E’ una squadra scorbutica, sempre organizzata, battibile, ma sempre dovendo faticare parecchio, dal momento che fa della corsa organizzata, il suo punto di forza.

L’anno scorso furono loro, a fermare l’incredibile cavalcata del Brescia di Clotet, arrivato ai playoff con le batterie scariche, e con i giocatori contati a centrocampo.

Invece, nel 2010, ci fu il passaggio del Brescia di Iachini, che aveva appena perso a Padova, giocandosi la promozione diretta, che sembrava già cosa fatta. Una batosta che avrebbe potuto avere grosse ripercussioni sulla mente dei giocatori, che sbagliarono la partita più importante dell’anno.

La semifinale di andata, dominata dal Brescia al Tombolato, fu decisa da una rete di Mareco (nella foto), di testa, a pochi minuti dal termine. Forte dello 0-1, il Brescia, lasciò Caracciolo, diffidato, in panchina, e la partita prese subito una brutta piega, con i veneti a dominare per larghi tratti, colpire due pali, e segnare soltanto nel finale, il goal della vittoria.

Passammo noi, a parità di risultati, per il migliore piazzamento in campionato. Poi ci furono le finali con il Toro, con noi a prevalere, e tornare in serie A. Ma quella è un’altra storia…

Enzo Frigerio

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