”Siamo riusciti ad andare a prenderli subito alti, potevamo segnare anche più gol. Dobbiamo imparare a chiudere le partite. Dopo il ko con il Monza non ero preoccupato”
Ferrara. Filippo Inzaghi ha la faccia dell’allenatore soddisfatto perchè i suoi giocatori hanno rispettato il piano partita.
Mister, la chiave è stata come siete riusciti ad andare a prenderli subito alti. Avevate studiato un inizio così aggressivo?
“E’ andato tutto molto bene. Siamo stati molto aggressivi, anche quando eravamo avanti 1-0. Sapevo che ci sarebbe stata una reazione Non ero preoccupato col Monza quando avevamo fatto bene fino al 2-0. Unico neo non aver chiuso prima questa partita, anche perchè loro con giocatori come Rossi e con le mischie potevano riaprirla. Poi ci siamo rialzati. Potevamo fare più gol: con quello di Ayè si poteva vincere anche 3-0. In questo momento non mi interessa la posizione di classifica, ma le prestazioni. Oggi la nostra è stata molto buona”.
Ora mancano solo i gol degli attaccanti?
“Fino a qualche settimana fa si parlava solo del nostro attacco, il miglior del campionato ora sento parlare del problema delle punte. Non avremo un bomber da 25 gol, ma segniamo con tanti giocatori. Ayè oggi è entrato bene, ho visto Palacio fare il terzino a 40 anni, è stato bello come si è sacrificato Tramoni, un 2000. Non facciamoci però trasportare dalla classifica, altrimenti andiamo sull’ ottovolante. Ogni tanto vengono tirati in ballo i miei record del Benevento, ma qui è diverso: dobbiamo far crescere i ragazzi”.
Moreo, gara di grande sacrificio e a un certo punto l’ha messo anche dietro le punte?
“Lo conosco bene. So quello che ci può dare. Può fare tutti i tre ruoli dell’attacco. Non sarà uno da tantissimi gol, ma lotta su tutti i palloni. Con Lèris ammonito ho pensato che anzichè spendere un cambio lui potesse andare dietro le punte. In riunione avevo detto ai ragazzi che c’era bisogno di questa vittoria e della miglior prova individuale di ognuno. Tornando agli attaccanti se non ci sarà quello da 20 gol la colpa è mia perchè li faccio ruotare e chiedo di coinvolgere tutti. Ayè l’anno scorso ne ha fatti 16, Bajic 12, è gente che sa come si segna”.
Vedendo le statistiche, aveva chiesto ai suoi giocatori un regalo e quindi di far alzare la media per superare il Clotet dell’anno scorso a Brescia: ora la media è 1.94 punti a partita. Questi ragazzi le vogliono proprio bene, sembra che giochino per lei…
“Giocano per la maglia, a Brescia c’è tutto per far bene. La tifoseria è la migliore della categoria, c’è un grande centro sportivo e il presidente ci dà tutto per essere nelle migliori condizioni. Se criticano troppo i miei ragazzi mi arrabbio, mi vogliono bene come io voglio bene a loro. Finora abbiamo sbagliato solo la gara con il Pisa. Io e lo staff cerchiamo di farli rendere al meglio. Dovevamo dimostrare di saper reagire e ci siamo riusciti”.
Visto come andate in casa, domenica preferirebbe giocare a Cittadella?
“No. Il nostro pubblico è qualcosa di speciale. In casa creiamo come in trasferta, ma per qualcosa di strano raccogliamo meno punti. Mi preoccuperei se facessimo meno cross o meno tiri”.
Farà un lavoro nuovo a livello mentale per sbloccare i suoi giocatori anche nei match casalinghi?
“No. Non dobbiamo avere ansie. Con il Monza potevamo fare gol. Preparerò la gara serenamente. Giocando alle 14 e di domenica mi auguro ci sia lo stadio pieno. Siamo nei primissimi posti, lo meritiamo”