MUTTI: “PREVEDO UN MINI CAMPIONATO TRA BRESCIA, LECCE, PISA E MONZA”

L’allenatore, ed ex rondinella, non ha dubbi su Inzaghi: “Ora deve provare qualcosa di diverso, ma troverò il giusto equilibrio tra partite casalinghe ed esterne”

Brescia. Bortolo Mutti, allenatore ed ex punta del Brescia dal 1977 al 1980 (109 presenze e 28 gol, particolarmente pesanti quelli segnati nell’anno della promozione ‘79-80), analizza per Bresciaingol.com il calo del Brescia nelle ultime partite esprimendo ottimismo relativamente al cammino prossimo futuro.
Cosa ne pensa di questo momento negativo del Brescia?
“È sicuramente un periodo negativo per quanto riguarda i risultati in casa poiché sia a Pisa che contro il Monza la squadra non ha messo in mostra le sue capacità. I risultati nelle trasferte dimostrano come la squadra sia autoritaria e riesca ad ottenere la vittoria. Il rammarico degli scontri diretti persi, in casa, è grande perché se il Brescia fosse riuscito a pareggiarli entrambi non sarebbero stati ceduti punti, e posizioni in classifica agli avversari”
Cosa ne pensa invece delle critiche rivolte al gioco di difesa e contropiede di Inzaghi?
“È difficile capire le scelte da fuori poiché molto spesso vengono prese delle decisioni causate dalla forma fisica di certi giocatori. Inzaghi, a mio parere, cerca di coinvolgere il gruppo in maniera completa perché avendo a disposizione dei calciatori molto importanti li sua con l’intento di responsabilizzarli, questo non deve però andare a discapito dei risultati.
Ho visto la partita contro il Frosinone ed è stato un match sofferto, differentemente da quello contro il Monza che è una squadra costruita con grandi investimenti e ambizione alla pari del Brescia. Le critiche che vengono fatte in virtù di certi risultati vanno a riferirsi al modulo di gioco, che è la causa.
La verità in queste situazioni è nel mezzo, nel calcio è difficile prevenirle e bisogna avere la pazienza giusta per continuare un percorso nonostante la negatività”.
Quali sono le sue impressioni su questo campionato di serie B?

“Il campionato di Serie B, quest’anno, è molto competitivo, non vedo una squadra che possa allungare in maniera definitiva sulle altre. Il Pisa è una sorpresa e lo sta dimostrando con i risultati, mentre ci sono squadre che hanno una grande mentalità, vista la loro importanza, come il Lecce, il Brescia, il Benevento, il Monza che è riuscito a recuperare molti punti e potremmo aspettarci un rientro nei piani altissimi anche dal Frosinone. Come è ovvio che sia ci potrebbero essere anche delle “sorprese della settimana” come Ascoli e Perugia. È un campionato molto competitivo e sarà interessante capire chi riuscirà a spuntarla”
Questa tipologia di gioco di Inzaghi può portare alla vittoria del campionato?
“Io credo di si. È una rosa molto completa e competitiva, Inzaghi può vantare dei giocatori offensivi come Palacio, Bajic e Moreo e un reparto sia di centrocampo che difensivo tra cui spiccano Bisoli, Cistana e Chancellor.
Sono sicuro che il Brescia riuscirà a costruirsi la sua promozione.
La mia convinzione nasce dal fatto che sono certo che lavorando tanto e completando i piccoli dettagli negativi che si notano in determinate partite verranno a galla le potenzialità che ci sono sia nella rosa che nell’allenatore”.
Se questo calcio pragmatico è quello che serve come mai mancano i goal?
“Ci sono tante strade per riuscire a interpretare un modulo e poter quindi far esplodere le potenzialità offensive del Brescia. Gli equilibri nel calcio sono complessi, in difesa servono due centrali forti che hanno delle ottime capacità e anche mediani che riescano a gestire il peso del centrocampo oltre ad esterni che sappiano svolgere al meglio il loro compito facendo le doppie fasi. Bilanciando sia la fase offensiva che quella difensiva è possibile creare quello che serve in campo”.
Da ex attaccante cosa ne pensa degli attaccanti del Brescia?

“Ho visto una squadra molto coesa. Il Brescia in trasferta gioca molto sulle ripartenze mentre in casa cercano la pressione e la personalità dimostrando la propria forza. Deve provare a costruire qualcosa di diverso nel tentativo di risanare questo gap. Allo stesso tempo la squadra, prima della partita contro il Monza, era in vetta alla classifica dunque non bisogna mettere in discussione tutto ma trovare le debolezze e trasformarle in punti di forza.”
Cosa dovremo aspettarci in Spal Brescia?
“Penso sarà una partita importante per il Brescia, che si comporterà come ha sempre fatto fuori casa. La Spal è una squadra che ha un certo blasone, ma non ha la stessa forza delle rondinelle, questo lo dimostra la classifica e il rendimento in campo. Inzaghi e i suoi ragazzi dovranno andare a Ferrara con la convinzione di vincere e proporre un ottimo gioco.”
Secondo lei Clotet, visti i precedenti con Cellino, avrà una motivazione in più per vincere la partita?
“Non credo, nel calcio sono situazione ricorrenti dunque penserà alla sua squadra. In cuor suo è giusto avere del risentimento ma vorrà, soprattutto, vincere per poter dare maggior sicurezza alla sua squadra. La sua preoccupazione ora come ora è quella di ottenere punti”.
Attualmente lei considera il Brescia da primi due posti o da play-off?
“Assolutamente da primi due posti, assieme ad altre quattro squadre. Ci sarà un “mini” campionato tra Brescia, Lecce, Pisa e Monza”.

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