”Dobbiamo stare più attenti in certe situazioni, come ad esempio nel primo gol subito da calcio d’angolo. Ho visto una squadra che ha lottato su ogni pallone. Non c’era nessun nuovo modulo: Bisoli ha fatto il play e Jagiello la mezzala”
Brescia. Il Brescia cade ancora in casa, Filippo Inzaghi non è però insoddisfatto della prestazione. Soprattutto quella del primo tempo e sposta l’accento sulle qualità del Monza. Non è d’accordo infine con chi ha visto un Brescia con un nuovo modulo.
Con il Pisa l’avevi definita una giornata storta, questa sconfitta come là definisci?
“Completamente diversa. Nel primo tempo abbiamo giocato con cattiveria, dovevamo far meglio tecnicamente: penso a qualche passaggio sbagliato di troppo, a qualche pallone perso che non doveva essere tale. Siamo andati sotto per una disattenzione su calcio d’angolo. Non dovevamo andare sotto: bisognerà migliorare l’attenzione. Siamo a un punto dalla serie A diretta, avremmo firmato. Dobbiamo far diventare il nostro campo un fattore importante. Sabato c’è Pisa-Lecce, noi abbiamo la chance per tornare primi”.
Come si spiega la differenza tra rendimento in casa e fuori?
“Anche con la forza delle avversarie. Il Monza ha ingaggi importanti, giocatori forti. Noi non siamo stati bravi a sfruttare un paio di palloni che ballavano in area. Non eravamo preoccupati degli avversari, ho visto una squadra coraggiosa, andavamo a prenderli alti. Il Monza l’ho sempre definito un gradino sopra le altre, con Parma e Benevento. Noi siamo competitivi, ma dobbiamo migliorare. Cresceremo, la classifica è molto buona”.
I casi Covid del Monza hanno influito anche sul vostro schieramento?
“Non ci sono scuse, ma a noi succede che i guai altrui diventano guai nostri: con il Lecce si è fatto male Lucioni, ha giocato Dermaku e ha segnato. Oggi quando ho visto che non c’era Dany Mota e che sarebbe sceso in campo Gytkiaer ho temuto che avrebbe segnato e così è stato. A parte questo però dobbiamo porre più attenzione”.
Tre punti in tre partite rispettano la tabella che ti eri posto?
“Pensavo di farne di più, ma oggi abbiamo lottato su ogni palla. Non vedo il nostro portiere che fa quattro miracoli a partita. Se perdessimo così sarei preoccupato, ma non succede”.
C’è stato anche un nuovo modulo oggi?
“No. Jagiello non ha fatto il trequartista, non era 4-2-3-1. Bisoli ha fatto il play e Jagiello la mezzala. Poi siamo passati al 4-4-2. Ho solo messo un giocatore diverso perchè avete detto tante volte che Van de Looi doveva tirare il fiato. Ho fatto giocare Palacio a inizio secondo tempo falso nove per provare qualcosa di diverso, mase non avessimo segnato entro dieci minuti avrei messo comunque Bajic. Perchè non Ayè? Ho fatto altre scelte, ma verrà anche il suo momento”.