Questo sabato alle 18.30 un match da sempre molto sentito che sulla carta non dovrebbe avere storia. Ma il calcio non si gioca sulla carta
Brescia. Al fischio d’inizio (ore 18.30 di questo sabato) sarà il gioco degli opposti: squadra che perde di più (10 volte) contro la più vincente (7), secondo peggior attacco (10 reti) contro quello record (23), squadra che fa meno punti in casa (1) e quella che ne ottiene di più in trasferta (13). Per non parlare dei punti in classifica: 4 a 24. Vicenza e Brescia sono all’opposto persino per ammonizioni: 45 subite dai biancorossi, 20 dai biancoazzurri (più corretto solo il Cosenza, a quota 19). Insomma il match che aspetta la capolista in casa della penultima in classifica è di quelli persino imbarazzanti da presentare. Ma i numeri si scrivono sulla carta, le partite si giocano in campo.
Lezione friulana. Serva da lezione quanto accaduto prima della sosta quando per battere il Pordenone si pensava bastasse una guerra lampo mentre si è dovuti ricorrere a una guerra di trincea: sporca, maledetta e dove – l’ha ammesso anche Inzaghi – “non abbiamo giocato certo in un modo da ricordare”. Ma questa è la serie B, bellezza. A volte bisogna anche procedere con passi leggeri come si fa su una lastra di ghiaccio.
Che bella la lepre. Finora il Brescia ha agguantato quello che ha rincorso. Dopo 12 giornate, fatte le somme e le sottrazioni, cosa si poteva pretendere di più di un primo posto in solitaria? Ancora una volta il calcio qualcosa ha tolto, qualcosa ha dato, ma va bene così. E ci mancherebbe. Le rondinelle non erano al comando in solitaria dall’11 maggio 2019 e quel vedersi lì, davanti a tutti, non possiamo nascondere che provochi un’ebbrezza generale, particolare, speciale. Unica. Ma da adesso tutti andranno a caccia della lepre biancoazzurra Battere i migliori dà forza, coraggio e prestigio mentre per il Brescia comandare il campionato è un onore, ma è ovvio che sia anche un onere. Da saper sopportare. Senza ansie, chè il campionato è ancora lungo e come ha detto capitan Bisoli “non dobbiamo aver fretta di vincerlo già adesso”.
Clima incandescente. Il Vicenza ha preparato questo match come quello della vita. “Capibile” dice Inzaghi. Reduce da quattro sconfitte consecutive la mitica Lanerossi deve reagire altrimenti rischia di ritrovarsi già virtualmente in serie C a un terzo della stagione. Brocchi si gioca la panchina. La società, dopo aver anche abbassato i prezzi chiamando a raccolta i tifosi, si gioca la credibilità. I giocatori rischiano una dura contestazione se le cose dovessero andare male anche stavolta. Anche il Brescia però avrò il suo pubblico vicino: un migliaio di tifosi al seguito, a rinfocolare una sfida che negli anni ‘80, ma anche nei primi 2000, era uno scontro diretto per promozioni o salvezze. Da lì, la grande rivalità.
Formazioni. Inzaghi ripropone Léris dal primo minuto e Bajic al centro dell’attacco. Brocchi è pronto a virare sul 4-3-3, ma ancora non si sa se Diaw sarà punta unica oppure allargata con Meggiorini centravanti.


Con Bresciaingol. Saremo in diretta dall’esterno del “Menti” dalle 17.30 circa per un ricco pre-partita sulle pagine Facebook del nostro quotidiano on-line e di Cristiano Tognoli, in modo da poter interagire anche con gli appassionati e i loro messaggi. Dirette video anche nell’intervallo e a fine partita.
Durante il match cronaca testuale su Bresciaingol.com e a seguire commento, pagelle, interviste e foto fresche del match.