Ancora un gol verso la fine del match per domare il Pordenone dopo una prestazione non brillante. Il colpo di testa di Moreo fa diventare il Brescia re (almeno) per una notte
Brescia. Chiamiamola pure specialità della casa. Sono i gol del Brescia sul tramonto del match. Ancora una volta, quando tutto sembra mettersi male o comunque non bene, ecco spuntare quel quid in più che le rondinelle hanno rispetto alle altre squadre: i gol nel finale. L’abbiamo già scritto, ma repetita iuvant: come il Brescia di Corini, che nel 2019 tagliò il traguardo della promozione. Stavolta è Moreo, entrato al 9’ della ripresa, a segnare dopo poco più di 20’ dall’ingresso in campo. Dopo il duo Spalek-Bertagnoli in quel gol in coppia contro la Cremonese, Bisoli con il Lecce e Tramoni a Benevento, tocca a un fedelissimo di Inzaghi dare il primo posto in classifica. Fanno 10 punti nelle ultime 4 partite. Brescia re della cadetteria, e non solo per numero di partecipazioni. Almeno fino a domani sera, quando ai malati di cuore biancoazzurro interesserà molto più Cittadella-Pisa di Milan-Inter. Se i nerazzurri toscani non vincono, la Leonessa andrà alla terza sosta del campionato al comando in solitaria.
Brutti, ma buoni. ll Brescia è come quei famosi biscotti, tipici di Prato, ma che molte altre città e regioni hanno fatto propri. Perchè alla fine conta quello che ti sazia, non la forma. E con il Pordenone gli uomini di Inzaghi hanno giocato probabilmente la gara più brutta della stagione, anche in relazione alla pochezza degli avversari. La conquistata concretezza offensiva permette di lasciar fare per lunghi tratti la partita a una squadra men che modesta come la Cenerentola del campionato (lo stesso Inzaghi dopo aver indicato Tsadjout, la cui gara è durata solo 20’ per un guaio muscolare, e Floronusho, non ha saputo aggiungerne altri nel tentativo di far diventare più grande di quanto non sia questa squadra destinata a una serie C repentina) senza rischiare di fatto nulla. Anzi, alla prima vera occasione il Brescia ha colpito. In contropiede. Come le squadre operaie. Per arrivare in testa servono anche le tute blu, non solo i colletti bianchi.
Fino a fine anno. La sosta servirà per mettere l’ultima benzina necessaria prima di dedicarsi a 8 partite in 39 giorni, una ogni meno di 5 giorni. Serviranno nervi saldi oltre che una preparazione atletica importante. Nel film Spiderman c’è una frase cult: “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità”. Da grandi responsabilità, aggiungiamo noi, derivano grandi aspettative. E’ il momento di saper reggere tutto questo. Per quanto visto finora, niente ci fa temere che il Brescia non riesca a farlo.