INZAGHI: “CREMONESE FAVORITA, MA AVREMO I NOSTRI TIFOSI”

”Non è una partita da non sbagliare assolutamente, ma mi piacerebbe sentire la canzone con il ritornello forse chissà succederà… Cellino dice che ho una brutta cera? Sempre quando perdo, se non l’avrò smettero’ di allenare”

Brescia. Alla vigilia di Brescia-Cremonese, all’ora dell’aperitivo, Pippo Inzaghi ha tenuto la sua conferenza stampa.

Mister, partita delicata dopo due sconfitte di fila che hanno indotto a delle riflessioni?

“Veniamo da due sconfitte, ma prima da un ottimo periodo. Non ci sono grandi riflessioni da fare se non che la Cremonese è due punti avanti a noi. Sono loro i favoriti di domani, noi dovremo fare una grande gara, anche perchè giochiamo in casa. A Perugia era un match da 0-0. La squadra sta bene, s’impegna. I ragazzi ci tengono a fare una grande gara. Poi non sempre quando fai grandei partite vinci, ma sono certo che faremo il massimo”. 

C’è un filo conduttore nelle due sconfitte? Forse l’aggressione sui portatori di palla che avete subito da Como e Perugia?

“Ogni partita lascia una storia a sè. Dobbiamo pensare che siamo quarti, non alle sconfitte. Dobbiamo fare il massimo delle nostre possibilità. Non vediamo l’ora di scendere in campo”

Da quando sei allenatore del Brescia senti che è la prima partita che non si può sbagliare?

“No, assolutamente no perchè se siamo già così all’ottava giornata non va bene. Se facciamo una grande gara e perdiamo non deve essere un dramma”. 

La Cremonese può ambire alla serie A?

“Io l’ho sempre inserita tra le favorite. Penso solo a Di Carmine, Ciofani e Strizzolo: tre attaccanti fortissimi. Conosco Braida, che è un grande dirigente. Pecchia è un ottimo allenatore per la categoria, hanno giovani bravi. E’ una delle favorite. E non a caso è avanti due punti. Fagioli è di Piacenza come me, ottimo prospetto. Mi piace, gli auguro di continuare così”. 

L’arrivo di Marroccu è quello che mancava per il puzzle del Brescia?

“Il presidente ha dato un’ulteriore sferzata arricchendo il nostro team. Ora noi dobbiamo pensare solo a giocare. La stagione è lunga, vogliamo essere protagonisti. Come dice una canzone dei tifosi “forse chissà, succederà…”. Mi auguro di risentirla domani. Io sono sempre più felice di essere al Brescia. Potevo restare in serie A, ma qui mi sento amato, ho grandi responsabilità. Il presidente si preoccupa anche per la mia salute, è fantastico. Voglio rendere orgogliosi lui e la città. Qui c’è qualcosa di speciale”. 

Cellino ha detto che con il Como eri nervoso e con il Perugia avevi una brutta cera…

”C’è l’ho sempre quando perdo. Il giorno che non succederà più, smetterò di allenare”.

Come sta Léris? Senza di lui due partite e due sconfitte…

“Se le nostre sconfitte fossero determinate dalle sue assenze non potremmo andare da nessun altra parte. Mancava anche Karacic, se è per questo, che ora sta meglio. Léris e Ayè andranno a star meglio”.

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