VINCENZI: “BRESCIA, AD ASCOLI NON DEVI AVERE FRETTA DI SBLOCCARLA”

Il doppio ex: “Dicono che i bianconeri giochino male, chissà quando giocheranno bene… Inzaghi sa porsi bene con Cellino e risolverà i problemi difensivi”

Bagnolo Mella. Francesco Vincenzi classe 1956 , ex attaccante sia del Brescia, con 25 presenze e 4 gol (‘81-82), sia dell’Ascoli, con 77 presenze e 15 gol (1984-87), oggi allenatore in attesa di panchina, analizza il match di domani al Del Duca per Bresciaingol.com

Vincenzi, che partita può uscire?

“Sono due squadre che, guardando la classifica, stanno bene fisicamente. Viene spesso detto che l’Ascoli non gioca bene, ma sta vincendo molto, dunque mi chiedo allora quando giocherà bene cosa riuscirà a fare. Il Brescia sta portando ottimi risultati, giocando un ottimo calcio e facendo capire che la squadra mentalmente è sul pezzo.
La partita non è semplice e sarà molto combattuta”.

Sorpreso dell’inizio di campionato dell’Ascoli?

“Sinceramente sì, in quanto prima dell’inizio del campionato sentivo molta incertezza e poca fiducia verso la squadra. Ho diverse conoscenze avendoci giocato per parecchi anni e posso confermare che nessuno avrebbe pensato a un possibile inizio di campionato, però adesso loro sono secondi e stanno mostrando di poter proseguire questa striscia positiva”.

Rivede qualcosa del suo Ascoli che fu promosso insieme al Brescia in serie A nel 1986 in questa squadra?
“A mio parere no, eravamo una squadra molto tecnica e giocavamo un bellissimo calcio, sia in serie A che in serie B. Mi ricordo che il primo anno avevamo dei grandissimi giocatori e siamo comunque retrocessi, dunque non basta solo la tecnica. Quando riesci a essere mentalmente pronto puoi superare qualsiasi sfida, l’anno dopo la retrocessione abbiamo lavorato su questo aspetto e abbiamo ottenuta una promozione per poi riuscire anche a salvarci in serie A. Il campionato di serie B è molto complesso, è difficile notare delle similitudini rispetto ai miei tempi, ora anche essendo in svantaggio di due reti riesci a recuperare mentre quando giocavo io era già persa”.

Francesco Vincenzi giocò nell’Ascoli dal 1984 al 1987

Secondo lei come deve fare un allenatore a gestire il rapporto con Cellino?
“Io Cellino non lo conosco dunque non posso rispondere a pieno a questa domanda.
Lui riesce a essere un presidente al 100% e credo che sia coinvolto in tantissime situazioni. È difficile poter dare un giudizio non essendo un membro della società e non essendo all’interno degli spogliatoi. Posso parlare apertamente per quanto riguarda i presidenti in generale, poiché credo che sia esagerato il fatto che dopo poche partite vengano esonerati degli allenatori che sono stati richiesti a tutti i costi a inizio anno.
Gli allenatori italiani, a mio parere, sono i migliori al mondo, in quanto sono molto preparati sia mentalmente che tecnicamente, detto questo sono convinto che bisognerebbe dargli l’opportunità di crescere e non essere esonerati per qualche brutto risultato perché non hanno la facoltà di migliorarsi.”

Inzaghi è l’uomo giusto per farsi rispettare da Cellino?
“Ha un ottimo modo di porsi, è stato un calciatore a grandissimi livelli ed è in grado di gestire lo spogliatoio, in quanto avendolo vissuto in prima persona può capire meglio di tutti come parlare ai propri uomini. Lui ha voluto acquistare dei giocatori importanti e questi lo stanno ripagando della fiducia offerta. È un allenatore molto preparato sia tecnicamente che tatticamente dunque si crea un connubio meraviglioso. Sono convinto, e si vede anche dai risultati, che farà un ottimo anno con il Brescia, bisogna farlo lavorare tranquillamente e dargli fiducia anche quando ci saranno momenti difficili”.

Francesco Vincenzi con la maglia del Brescia nel 1981-82


Quale può essere la chiave della gara di domani?

“Gli uomini d’Inzaghi dovranno avere molto equilibrio in campo, non devono avere fretta di attaccare e saper gestire bene il possesso palla. I calciatori devono saper giocare con la testa, sono 90 minuti importanti per una posizione nella testa della classifica anche se siamo all’inizio del campionato. Sarà una partita emozionante e potremo godere di un bello spettacolo”.

Possono arrivare entrambe fino in fondo?
“È difficile fare tutte e 40 le partite allo stesso livello: ci saranno degli alti e dei bassi, ma la squadra che saprà rialzarsi più velocemente avrà la meglio sull’altra. Non bisogna pensare alla partita successiva, i giocatori e gli allenatori devono essere concentrati sul presente. Tutte e due le squadre possono avere delle grandi soddisfazioni a fine anno, dovranno rimanere compatti e uniti. Io ho fatto molte partite in serie B e non è semplice, devi rimanere sempre concentrato e presente mentalmente. Io dico sempre che chi sbaglia di meno vince soprattutto in questo periodo dove vedo molti errori.
I due mister devono capire che sicuramente ci saranno dei momenti difficili ed è li che capisci la forza della tua squadra, chiudendo lo spogliatoio e parlando dei problemi e riuscendo a risolverli”.

Brescia molto forte in attacco, ma vulnerabile in difesa?

“Si è vero, però questo non capita soltanto al Brescia, è un fattore comune a tantissime squadre anche di serie A. Una delle preferenze che vedo nel calcio attuale è quello di giocare sempre la palla avendo però timore nel perderla, ai miei tempi si diceva “quando sei in difficoltà la palla mandala anche in tribuna”. Ho visto parecchi errori in queste settimane, ci sono stati dei goal subiti per colpa di errori pesanti che non dovrebbero accadere, posso capire se il difensore sbagli un anticipo, ma quando la linea difensiva è troppo alta e con un lancio lungo ti lasci sfuggire l’attaccante questo è inconcepibile.
Per quanto riguarda il Brescia sono convinto che sia un’ottima squadra, diventa difficile difendere quando una squadra si sposta troppo in attacco, ma allo stesso tempo sono convinto che il mister stia lavorando per sopperire a queste mancanze.”

Niccolò Trigiani

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